“Albatros”
Programma Pedagogico-riabilitativo
per soggetti dipendenti da sostanze stupefacenti, psicotrope e altro.
L’Associazione Famiglie “San Filippo Neri” per l’Aiuto ai Tossicodipendenti è un Ente Ausiliario della Regione Puglia (iscrizione con D.P.R.G. del 14/07/2003 n. 281) con sede operativa sita in via V. Laterza, 39 in Putignano (BA) (tel. 080/4058155) e sede legale in V.le della Repubblica, 29 in Putignano (BA) (tel./fax 080/4911644), convenzionata con la AUSL BA/5 (deliberazione n.330 del 23/03/2006).
L’Associazione opera dal 1988, nel settore delle dipendenze in genere, e in quelle derivanti da uso di sostanze stupefacenti e psicotrope in particolare, occupandosi in particolare di cura, riabilitazione e reinserimento, estendendo l’intervento anche nel campo della prevenzione, sensibilizzazione, formazione, ricerca e documentazione.
Il raggio d’azione degli interventi abbraccia il territorio della AUSL BA/5 in particolare, allargandosi al territorio circostante, alla regione Puglia ed oltre.
Dopo anni di intervento e riflessione sullo stesso, l’Associazione attualmente opera nella sua Comunità sita nella sede operativa su indicata, utilizzando il programma pedagogico-riabilitativo “Albatros” di cui di seguito si esplicitano motivazioni, obiettivi, metodologia e quant’altro risulti utile per la sua conoscenza.
MOTIVAZIONI
Il programma pedagogico-riabilitativo “Albatros” nasce a seguito delle seguenti constatazioni:
- la fattibilità, innovatività e produttività di un cammino comunitario svolto nell’ambito di un’unica struttura e pur diviso in 3 fasi (Prima Accoglienza, Fase Riabilitativa, Reinserimento) in ordine al processo pedagogico-riabilitativo (ri-creazione molto più verosimile della ‘Famiglia’ reale nella quale sussistono età, maturazioni e processi eterogenei ed integrati);
- l’efficacia di un percorso pedagogico-riabilitativo centrato sull’elaborazione personale, relazionale e sociale;
- la produttività in termini di maturazione attraverso un lavoro approfondito e sistematico relativo all’elaborazione della dimensione affettivo-sessuale, elemento centrale nella problematica delle dipendenze;
- l’efficacia dell’intervento sul territorio con il coinvolgimento della famiglia e delle altre agenzie educative e delle realtà produttive.
OBIETTIVI
Gli obiettivi generali sono i seguenti:
- offrire una risposta al problema droga secondo un’impostazione innovativa e sui generis;
- proporre un cammino comunitario nel quale il soggetto possa sentirsi parte integrante di una Famiglia così come esiste nella realtà con la presenza di età, maturazioni, esigenze, percorsi etc, differenti tra loro e in continua elaborazione/integrazione;
- sperimentare, sulla falsariga di ciò che sta avvenendo nel settore dell’educazione/istruzione scolastica (istituti comprensivi), la possibilità di un percorso pedagogico-riabilitativo fondato sulla continuità verticale (fasi) e orizzontale (collaborazione con le altre agenzie del territorio) attraverso l’uso di un’unica struttura per l’intero percorso comunitario (Prima Accoglienza, Fase Riabilitativa, Reinserimento);
- elaborare (oltre le altre dimensioni) in maniera molto più approfondita e sistematica (rispetto a ciò che avviene nei normali percorsi pedagogico-riabilitativi) la dimensione affettivo-sessuale in quanto si è constatato essere una delle problematiche centrali nell’eziologia delle dipendenze;
- coinvolgere in maniera attiva e partecipe la famiglia del residente e le altre persone per lui significative attraverso un percorso di auto-aiuto parallelo;
- sostenere gli utenti che non hanno il supporto del nucleo famigliare, nella fase di reinserimento sociale e lavorativo, offrendo loro, a conclusione del cammino comunitario, ospitalità fino al raggiungimento della loro piena autonomia;
- coinvolgere ed integrare la risorsa del volontariato (ausilio permanente nella conduzione della Comunità dell’Asoociazione “San Filippo Neri”) e per gli aspetti pedagogico-riabilitativi e per quelli organizzativo/gestionali;
- coinvolgere, e nello stesso tempo sensibilizzare, le agenzie educative, socio-ricreative e culturali-religiose, le attività artigianali, piccole medie e grandi industrie del territorio nell’ottica della creazione di un sistema formativo integrato e sulla base dei postulati propri del ‘lavoro di rete’.
- Offrire l’opportunità agli utenti sottoposti a misure alternative di detenzione e di arresti domiciliari, di svolgere un programma comunitario perfettamente integrato con gli altri utenti.
DESTINATARI DEL PROGRAMMA “ALBATROS”
Diretti: soggetti tossicodipendenti, alcolisti o altro.
Indiretti: Famiglie dei soggetti coinvolti nel programma.
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