LA COMUNITA’ 

L’Associazione Famiglie San Filippo Neri considera la Comunità un luogo che promana   umanità, privilegiato, utilissimo per tutti coloro che desiderano ricevere un aiuto concreto,  per  venir fuori dal  proprio stato di dipendenza; baluardo indispensabile per chi ha difficoltà  a  risolvere il problema nel proprio ambiente familiare  e sociale, generalmente inadatto a favorire quel cambiamento propedeutico e necessario alla soluzione.

La Comunità San Filippo Neri accoglie chiunque, di sesso maschile e maggiorenne, afflitto da qualsiasi tipo di dipendenza, esclusa quella psichiatrica, ne faccia richiesta, anche persone con problemi e limitazioni giudiziarie. Il programma di recupero attuato prevede una durata, convenzionata con l’ASL, di due anni, che può variare in base all’età dell’utente, alla tipologia di dipendenza, alle problematiche a questa sottostanti, alla presenza di un nucleo familiare più o meno sano. Il tempo necessario potrebbe superare quello stabilito dalla convenzione, ma l’obiettivo finale rimane quello del pieno recupero della persona.

Le informazioni per l’accesso alla Comunità, le  fasi del programma, gli obblighi e i doveri degli utenti sono riportati   nella carta dei servizi e nel programma pedagogico- riabilitativo. Le regole, invece, sono elencate e spiegate all’interno della presentazione del programma, nel regolamento dei residenti.

È una Comunità di tipo pedagogico-riabilitativo e, in quanto tale, educa, cioè tende a tirare fuori dalla persona il meglio di sé stessa  per realizzare il suo progetto di vita, e riabilita, cioè mira a ottenere  un pieno recupero della  propria  libertà, aumentando l’autostima e la capacità di amare.

Il programma comunitario mette al centro la persona umana, caratterizzata dal suo mistero irripetibile, quello dell’amore. Poiché l’amore appartiene all’essere stesso della persona, la sua carenza, il suo eccesso, il suo disordine provocano un indebolimento, un soffocamento e un disorientamento tale da causare un possibile stato di dipendenza.

Con il suo programma, il suo metodo,  i suoi educatori, operatori, volontari, la Comunità aiuta ogni persona a far riemergere l’amore che è in sé, per liberarlo e  riportarlo alla luce. Il programma si suddivide in tre fasi distinte:  quella dell’accoglienza, del lavoro terapeutico e del rientro; in ognuna,  l’amore agisce di volta in volta secondo la sua potente energia

  • Nella prima fase, dell’accoglienza, come forza attraente ed accogliente.
  • Nella seconda fase, quella terapeutica, come forza ordinatrice ed unitiva, sia all’interno che all’esterno della persona, nonché come capacità illuminante e conoscitiva e come medicina che cura e risana.
  • Nella terza fase del programma, quella della socializzazione, si sperimenta l’amore  nella sua forza propulsiva e diffusiva.

 Nell’intero percorso l’amore svolge la sua azione di purificazione e liberazione dalle dipendenze, di trasformazione della persona nei suoi comportamenti e nelle sue relazioni, elevandola infine a una condizione di libertà e di dignità.

Il programma svolto dalla Comunità, continuamente approfondito nelle sue varie tematiche, diventa argomento di formazione permanente sia degli operatori che degli educatori. Questo tiene conto di tutti quei contributi di conoscenze, riflessioni e suggerimenti provenienti da qualsiasi autore e disciplina, purché aiutino ad avvicinarci al mistero della persona umana.

L’attuazione del programma è affidata agli educatori, con i quali collaborano i volontari, ma protagonisti sono gli stessi utenti residenti, che si confrontano, si correggono, si aprono, si aiutano reciprocamente facendo conoscere la loro storia di vita, i loro problemi, i loro sentimenti e le loro emozioni, le loro difficoltà e i loro progetti.